
Elon Musk torna a stupire, presentando durante l’AI Day il suo nuovo progetto, ovvero il Tesla Bot. Avendo ormai capitalizzato le esperienze maturante durante lo sviluppo di veicoli a guida autonoma, Tesla è pronta a trasferire questo Know-how nella produzione del primo prototipo di robot umanoide autonomo.
Attualmente le auto a guida autonoma “imparano” ad operare delle scelte grazie al super computer installato a Palo Alto, un gioiello basato su reti neurali in merito al quale Andrej Karpathy, capo dell’intelligenza artificiale Tesla, ha detto:
“Abbiamo una rete neurale e un gruppo di dati da 1,5 petabyte che richiede un gigantesco processo di elaborazione. Quindi ho dato una spinta alla creazione di questo folle supercomputer che stiamo costruendo e usando ora.“
Sono trapelate anche alcune caratteristiche tecniche di questo supercomputer:
- 720 nodi di 8x A100 80GB (5760 GPU totali)
- 1,8 EFLOPS (720 nodi * 312 TFLOPS-FP16-A100 * 8 GPU/nodi)
- 10 PB di “hot tier” NVME storage @ 1,6 TBps
- 640 Tbps di capacità di switch totali
Ma non sarà l’elaboratore attuale a sviluppare l’intelligenza autonoma dei Tesla Bot, bensì Dojo, un nuovo supercomputer in fase di ultimazione presso Palo Alto, ancora più potente e performante del predecessore.

Parlando del robot, Musk rassicura: sarà buono, ovviamente, e vivrà in un mondo fatto per gli umani eliminando compiti pericolosi, ripetitivi e noiosi.
Secondo il CEO di Tesla, inoltre, “essenzialmente in futuro il lavoro fisico sarà una scelta, se vuoi farlo puoi.“
Caratteristiche tecniche del Tesla Bot
Da quanto si è visto durante la presentazione, il Tesla Bot sarà alto 176cm, peserà 56kg e potrà camminare ad una velocità di 8Km/h. Potrà sollevare fino a 68Kg e trasportarne 20.
I movimenti saranno affidati ad almeno 40 attuatori elettromeccanici, nel torso sarà alloggiato il computer FSD (Full Self Driving), mentre nella testa saranno presenti le telecamere per l’autopilota e un display per la visualizzazione delle informazioni da parte dell’utente umano.
Attualmente Tesla sta lavorando alacremente allo sviluppo di questo progetto che, secondo le previsioni attuali, porterà alla presentazione del primo prototipo funzionante già entro il 2022.
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