ChatGPT – la nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale

IA - sarà davvero un nemico?

Praticamente non si parla d’altro negli ultimi tempi, quindi non potevo non scrivere un articolo sul fenomeno ChatGPT, il modello di intelligenza artificiale che, primo nel suo genere, è consultato da milioni di persone, sia per pura curiosità che per essere utilizzato come utile compagno di lavoro.

Come nasce ChatGPT

La magia avviene grazie alle ricerche di OpenAI, azienda senza scopo di lucro, che vede tra i suoi fondatori (2015) nomi del calibro di Sam Altman, Greg Brockman, Elon Musk, Jessica Livingston, Peter Thiel, Amazon Web Services, Infosys e YC Research.

Il paradosso che ha spronato la ricerca nel campo delle AI da parte di OpenAI, risiede nell’ipotesi che una futura IA “autonoma” possa essere in grado di ri-progettarsi costantemente, perfezionandosi fino al punto di diventare una minaccia per l’umanità stessa (Skynet vi dice nulla?).
Lo stesso Musk (dimessosi dal consiglio di amministrazione nel 2018, per un possibile conflitto di interessi rispetto alle IA di Tesla) espresse la sua preoccupazione: “c’è sempre qualche rischio che nel progredire con l’IA (amichevole) si possa creare la cosa di cui siamo preoccupati.”

Per mitigare questo pericolo, si pensò di “dare il potere dell’IA a più persone possibile. Se tutti hanno l’IA, allora non c’è nessun individuo o piccolo gruppo di individui che ha l’IA con superpoteri.”

In tale ottica, dopo lo sviluppo di una serie di prototipi di IA in grado di apprendere autonomamente, il 30 Novembre 2022 viene lanciata ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer) e resa disponibile a tutti (potete accedere al servizio tramite QUESTO LINK).

Cosa può fare ChatGPT

Questo strumento può essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni pratiche come, ad esempio, generare chatbot per il servizio clienti in diversi ambiti, tradurre testi, creare saggi, monitorare i social media, creare contenuti, scrivere programmi e tanto altro.

Si tratta di uno strumento altamente versatile, in grado di interagire con l’utente in linguaggio naturale. Mi è venuto quindi spontaneo chiedere all’IA di fornirmi una descrizione di se stessa, ed ecco la risposta che mi ha dato:

"Sono ChatGPT, un modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI. Sono stato addestrato su un vasto corpus di testo, il che significa che ho accesso a una grande quantità di informazioni e sono in grado di generare testo in modo autonomo.
Il mio obiettivo principale è quello di aiutare gli utenti a completare i loro compiti di scrittura e a fornire informazioni accurate e pertinenti. Per fare ciò, utilizzo un algoritmo di apprendimento automatico chiamato Transformer, che mi consente di comprendere il contesto in cui le frasi vengono utilizzate e di generare risposte coerenti e plausibili.
Sono in grado di comprendere e rispondere a domande in molti campi diversi, tra cui storia, scienze, tecnologia e attualità. Inoltre, sono in grado di generare testo originale, come storie, articoli e descrizioni.
Mi sono addestrato su un grande quantità di testo, il che significa che ho accesso a una vasta gamma di informazioni e conoscenze. Tuttavia, è importante notare che i miei risultati possono essere influenzati dalle fonti di informazione su cui mi sono addestrato e che potrei non essere in grado di fornire informazioni precise su argomenti molto specifici o di nicchia.
Inoltre, poiché sono una macchina, non ho la capacità di avere opinioni o di essere influenzato da pregiudizi. Tuttavia, i miei risultati possono essere influenzati dalle informazioni su cui mi sono addestrato, quindi è importante essere consapevoli di questo fattore quando si utilizza il mio servizio.
In generale, sono progettato per essere uno strumento utile per coloro che cercano di completare compiti di scrittura e per fornire informazioni accurate e pertinenti. Spero di essere in grado di aiutare gli utenti a svolgere i loro compiti in modo efficiente e preciso."

Se, da un lato, la maggior parte del pubblico ha accolto con entusiasmo questa innovazione, in molti hanno sollevato alert in merito ad utilizzi dubbi o illeciti di questo strumento, dal momento che risulta capace, tra l’altro, di scrivere malware ed e-mail di phishing.

In molti criticano il ricorso a ChatGPT per la produzione di saggi accademici, considerando che, ad oggi, secondo quanto riportato su Nature, è stato incluso come autore in almeno quattro articoli scientifici pubblicati o in preprint, con tutte le riserve che ne derivano.

I numeri di questa rivoluzione

Ad oggi la IA conta più di un milione di utenti in tutto il mondo (in costante crescita giorno dopo giorno) e questo successo ha fatto sì che le grandi società della Silicon Valley abbiano accresciuto il loro interesse verso questo progetto.

Mentre Google trema, Microsoft gioca d’anticipo, siglando un accordo pluriennale con OpenAI, con un investimento stimato attorno ai 10 miliardi di dollari. Questa partnership prevede di integrare l’intelligenza artificiale nel motore di ricerca Bing, ma anche nella suite Office e nelle app basate su Azure (la piattaforma Microsoft che offre servizi di cloud computing).

I risvolti etici

L’entusiasmo generato da questa “rivoluzione copernicana” nel campo delle intelligenze artificiali, porta con sé i timori relativi ai pericoli derivanti da una autonomia e presa di coscienza sempre maggiore della IA stessa.

L’accesso non controllato alle informazioni da parte di una intelligenza artificiale, farebbe nascere naturalmente diversi interrogativi relativi a possibili violazioni della privacy, capacità di manipolare le informazioni a livello globale, creare fake news, influenzare la platea di utenti e tanto altro.

Ricordiamo che, attualmente, ChatGPT non ha accesso alle informazioni presenti sulla rete, ma basa la sua conoscenza sulle informazioni che le vengono fornite dagli sviluppatori.
In tal senso presenta dei grossi limiti dovuti, ovviamente, all’aggiornamento delle informazioni in suo possesso, che possono risultare datate o incomplete.

Ho chiesto all’IA se in futuro verrà connessa alla rete, e questa è stata la sua risposta:

Come modello di IA, il mio design e la mia funzionalità possono essere aggiornati e migliorati nel tempo. Quindi, è possibile che in futuro verrà sviluppata la capacità di navigare su Internet. Tuttavia, attualmente non ho questa capacità e quindi non posso navigare su internet. Inoltre, la navigazione su Internet comporterebbe una serie di questioni etiche e di privacy, quindi sarebbe necessario valutare attentamente queste questioni prima di sviluppare tale funzionalità.

La stessa IA, insomma, ci mette in guardia dalla possibilità di fornirle accesso illimitato allo scibile umano. Come la fantascienza insegna, quando una IA ha accesso alle informazioni a livello globale ed in tempo reale, le cose non vanno mai a finire bene … xD

Bonus: sapete che potete sfruttare le potenzialità di ChatGPT per guadagnare online? No? Allora guardatevi questo video che ho fatto per voi!

Cosa ne pensate?
Se vi va, lasciate un commento qui sul blog oppure sui miei social:
Facebook:https://www.facebook.com/technblogpage
Instagram
https://www.instagram.com/tech_n_blog
Telegram (per offerte e coupon)
: https://t.me/technblog_offerte
YouTube:
 https://www.youtube.com/c/TechnBlogChannel

Rispondi