COVID-19: i droni a caccia dei "furbetti"

A quanto pare molti “Italioti” fanno fatica a recepire le disposizioni governative e non riescono proprio a fare a meno di uscire. Vista la manifesta incapacità ad autoregolamentarsi, da parte di una cospicua frazione della popolazione, l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha deciso di correre in aiuto alle forze di polizia locali, autorizzando l’utilizzo di piccoli droni per attività di videosorveglianza.

Nella giornata del 23 Marzo, ENAC ha pubblicato la nota ENAC-PROT-23/03/2020-0032363-P (consultabile a QUESTO INDIRIZZO) con la quale, riconoscendo la necessità di operare in condizioni critiche a causa dell’epidemia, autorizza l’utilizzo dei droni nelle aree cittadine in deroga straordinaria al regolamento. Nel documento possiamo infatti leggere:

Le operazioni condotte con sistemi aeromobili a pilotaggio remoto con mezzi aerei di massa operativa al decollo inferiore a 25 kg, nella disponibilità dei Comandi di Polizia Locale ed impiegati per le sopra indicate attività di monitoraggio, potranno essere condotte in deroga ai requisiti di registrazione e di identificazione di cui all’art. 8 del citato Regolamento.
Per quanto riguarda le operazioni critiche di tali SAPR esse potranno essere
effettuate in Visual Line of Sight in deroga all’art. 10 anche su aree urbane dove vi è scarsa popolazione esposta al rischio di impatto, non sarà altresì necessario il rilascio di autorizzazione da parte di questo Ente e non sarà richiesto la rispondenza delle operazioni agli scenari standard pubblicati
.”

#IORESTOACASA!

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