
Il 18 febbraio scorso a Vrsar, in Croazia, ha avuto luogo il maiden flight del Big Drone, un velivolo eccezionale sviluppato dalla DCL (Drone Champions League) per pubblicizzare l’uscita del videogame omonimo, ovvero DCL – The Game. Sembra tuttavia inverosimile che questo sforzo ingegneristico sia stato fatto solo ed esclusivamente per una campagna di marketing.
Questo velivolo, infatti, è un vero e proprio gioiello dell’alta tecnologia. Lo chassis è una monoscocca in fibra di carbonio lunga circa 4,9m, mutuata dalle monoposto di F1, e alle estremità dei sei bracci, anch’essi in fibra di carbonio, troviamo 12 coppie di eliche coassiali, spinte da un motore di ben 220cv, in grado di far sfrecciare il Big Drone a ben 140km/h.
Come potete vedere dalle immagini di questo eccezionale video, il drone non si limita a librarsi in volo, ma è in grado di fare vere e proprie manovre acrobatiche, alla stregua dei fratelli “minori” che gareggiano nella DCL.
Avete visto il “pilota” nell’abitacolo? Bene, non fatevi ingannare. Per ovvie ragioni di sicurezza, il primo volo è stato eseguito con un manichino a bordo. Infatti il Big Drone, pur potendo ospitare un essere umano del peso di 120kg, è stato progettato per essere pilotato da remoto, da un pilota che, quindi, resta a terra.
A valle del successo del volo inaugurale, il patron della DCL, Herbert Weirather, ha voluto provare a salire sulla sua creatura, seppure per un breve hovering, per provare in prima persona l’ebbrezza di un volo su un drone scala 1:1.
Secondo quanto riportato dallo stesso Weirather:
“Abbiamo sviluppato e costruito il primo drone acrobatico in grado di ospitare un passeggero, con lo scopo di creare una nuova tipologia di gare e con l’intenzione di reclutare piloti esperti attraverso DCL – The Game. Tutti dovrebbero avere l’opportunità di volare e DCL – The Game rappresenta un punto di partenza.”
Queste parole non possono che solleticare la fantasia di appassionati e non, che si stiano avvicinando le famigerate gare di sgusci?
