Successo del test della Crew Dragon: a breve i voli spaziali commerciali con equipaggio

Si è concluso positivamente ieri il test di rientro della Dragon Crew, ultima versione della capsula Dragon della Space X di Elon Musk.
Partita alle 10.30 (ora locale) dalla storica piattaforma 39A del Kennedy Space Center, a Cape Canaveral, in Florida, la navicella è stata portata in quota dal vettore Falcon 9 che, raggiunti i 19.3km di altezza, è stato fatto esplodere, simulando un malfunzionamento al quale la navicella ha prontamente reagito, attivando i sistemi di emergenza che le hanno permesso di sganciarsi e di rientrare sulla Terra.

Subito dopo la separazione, la Crew Dragon ha attivato i suoi motori “SuperDraco” e aperto i 4 paracadute ammarando, come previsto, nell’Oceano Atlantico, segnando il pieno successo dei test che porteranno, in vicinissimo futuro, all’impiego delle navicelle di Space X per le prossime missioni NASA e per i tanto attesi voli commerciali spaziali. L’autorizzazione al volo con equipaggio infatti, a valle di questo successo, dovrebbe arrivare già nelle prossime settimane.

Durante la successiva conferenza stampa, Elon Musk ha dichiarato che la capsula destinato al volo con equipaggio verrà ultimata entro la fine di febbraio e la data di lancio potrebbe essere comunicata, se tutti i controlli andranno a buon fine, entro il secondo trimestre del 2020.
Rispondendo alle domande poste durante la conferenza, Musk ha dichiarato che la nuova Dragon sarà in grado di sopportare l’esplosione del primo stadio del razzo vettore, anche se dovesse avvenire prima dell’effettiva separazione della capsula, riuscendo a resistere sia all’evento di fireball che all’onda d’urto ad alta pressione. Inoltre, ha sottolineato il patron di SpaceX, la Dragon è, ad oggi, l’unica navicella in grado di abortire il lancio, forte di motori Draco e SuperDraco integrati.
Si tratta di 8 motori integrati nella capsula, capaci di fornire un spinta di 71kN ciascuno e completamente stampati in 3D.
Inoltre, la capsula sarà in grado di ospitare 7 astronauti fornendo sostentamento per 7 giorni, e sarà in grado di operare anche in caso di depressurizzazione.

Una nuova svolta nel campo dei voli spaziali è arrivata, non ci resta che aspettare gli sviluppi!

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