
È ufficialmente in arrivo una grande e rivoluzionaria novità nel campo della realtà virtuale: il famosissimo dispositivo Oculus Quest integrerà a breve l’hand tracking, ovvero il tracciamento attivo delle mani.
Come sapete, è possibile interagire nel mondo virtuale dei titoli supportati da Oculus mediante i Touch Controller dell’headset, usufruendo di una esperienza immersiva senza precedenti. Ma il vero salto in avanti sarebbe poter fare a meno di queste pur valide estensioni, utilizzando direttamente le nostre mani per “toccare” il mondo virtuale. Inoltre, le mani sono uno “strumento” che portiamo sempre con noi, non necessitano di setup, non hanno cavi e non devono essere ricaricate!
Da questa settimana questo sarà possibile, grazie all’imminente rilascio della release v12 del software di Oculus per tutti gli utenti, seguito dall’SDK riservata agli sviluppatori.
Inizialmente sarà possibile utilizzare le mani semplicemente per navigare e interagire con l’interfaccia Home ed impostare parametri come l’altezza dal pavimento. Ma grazie all’SDK, gli sviluppatori potranno creare a breve nuovi contenuti ed incorporare l’hand tracking nelle app esistenti, potendo programmare una gamma pressoché infinita di contenuti per il mondo virtuale, per i quali sarà possibile interagire grazie al tracciamento.

Ma la notizia più interessante, è che non sarà necessario alcun hardware aggiuntivo, rispetto a quello già fornito dalla suite Oculus. Stando a quanto riportato sul blog ufficiale di Oculus, infatti:
“Quello che era iniziato come un progetto di ricerca ai Facebook Reality Labs, è stato portato alla luce attraverso una stretta collaborazione con i nostri team di sviluppo e design, per sviluppare un nuovo paradigma in termini di input nell’ambito della realtà virtuale.Il nostro team di computer vision ha sviluppato un nuovo metodo, utilizzando il deep learning per interpretare la posizione delle dita utilizzando soltanto le videocamere monocromatiche già presenti in Quest, senza la necessità di active depth-sensing cameras, sensori addizionali o processori extra. Questa tecnologia approssima la forma delle mani e crea un set di punti 3D che rappresenta in maniera accurate I movimenti delle mani e delle dita nella realtà virtuale.”
L’avvento di questa tecnologia apre nuovi orizzonti ad una infinità di applicazioni. Infatti, non saranno soltanto i gamer a beneficiare di questo metodo di interazione così naturale, ma è facile immaginare gli sviluppi nell’ambito dell’intrattenimento in generale, degli applicativi educativi, della medicina e dei supporti al business. Il mondo virtuale si potrà, letteralmente, “toccare con mano!”.
Questi sviluppi erano stati già preannunciati in occasione del summit Oculus Connect 6, tenutosi lo scorso settembre al San Jose McEnery Convention Center in California e, sebbene l’introduzione sul mercato dell’hand tracking per Oculus Quest fosse stata ipotizzata entro il primo quarter del 2020, la stessa è stata anticipata a sorpresa, con il roll-out previsto per le prossime ore.
D’altro canto questa mossa non dovrebbe sorprenderci, vista la frenetica corsa al recruitment da parte di Facebook, che sta potenziando i team di sviluppo per un’altra novità, intimamente connessa ad Oculus, annunciata durante l’evento Oculus Connect 6: Facebook Horizon.
Non ci resta che attendere i primi rilasci da parte degli sviluppatori, sia per quanto concerne Facebook Horizon che per i nuovi applicativi sviluppati ad hoc per il sistema hand tracking, per poter trarre le prime considerazioni e verificare quanto, effettivamente, siano state mantenute le promesse!