
Anche quest’anno siamo prossimi alla Festa della Donna, in cui si celebra universalmente il gentil sesso. È una data controversa, una “festa” su cui potremmo parlare all’infinito, discutendo del fatto che la donna debba essere onorata quotidianamente, che i suoi diritti debbano naturalmente essere rispettati 365 giorni l’anno oppure, ancora, che questa “festa” in realtà dovrebbe essere una “giornata della memoria” più che un evento votato al consumismo. Potremmo dire di questo evento tutto ed il contrario di tutto. Vero è che la stessa popolazione femminile si divide tra chi ama e chi odia la festa della donna.
Storia
La stessa origine è assai controversa. La maggior parte delle persone riconduce la nascita di questa giornata al tragico incendio che colpì, nel 1908, l’industria tessile Cotton di New York, nel quale persero la vita tantissime operaie. Tuttavia all’inizio del secolo sono state tante le occasioni che hanno visto le donne in prima linea per la rivendicazione dei propri diritti, a partire dalla conferenza del partito socialista l’8 maggio del 1908 a Chicago, durante la quale a tenere banco furono le discriminazioni sessuali, lo sfruttamento da parte dei datori di lavoro ed il diritto al voto delle donne.
La prima “festa della donna” aveva in realtà una connotazione politica, e si svolse il 23 febbraio 1909, organizzata dal partito socialista americano per invocare il diritto di voto per le donne. Fino allo scoppio della prima guerra mondiale, diverse furono le giornate dedicate ai diritti delle donne, ma la data dell’8 marzo venne fissata per la prima volta nel 1917 a San Pietroburgo, quando le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra.
L’Italia dovrà aspettare il 1944 per assistere alla proclamazione ufficiale della Festa della Donna dell’8 marzo, con l’istituzione dell’UDI (Unione Donne Italiane).
Ma non voglio annoiarvi oltre con nozioni storiche, né tantomeno voglio aprire un dibattito sul revisionismo dell’evento. In occasione della Festa della Donna, voglio ricordare 4 illustri inventrici che hanno rivoluzionato il mondo con i loro brevetti e le loro scoperte. Iniziamo!
Florence Parpart: l’inventrice del frigorifero
Nata a Hoboken, in New Jersey, Florence Parpart fu una casalinga geniale. Divenne famosa per aver migliorato le pulitrici stradali con un brevetto del 1910. Ma l’invenzione che la rese davvero famosa fu il frigorifero, brevettato nel 1914 e diffusosi rapidamente in tutti gli Stati Uniti e poi nel resto del mondo. In breve si passò dall’utilizzo della ghiacciaia (il cosiddetto “ice box”) al più moderno elettrodomestico, che ha permesso una svolta epocale nella conservazione dei cibi. QUI potrete trovare i migliori modelli attualmente disponibili!
Josephine Cochrane: la prima lavastoviglie
Nata nella contea di Ashtabula, nell’Ohio, l’8 marzo del 1839, era una donna benestante. Non si occupava della cucina e delle pulizie, dal momento che era la servitù a sbrigare le faccende di casa. Era tuttavia crucciata dal fatto che i piatti venissero spesso scheggiati e decise di inventare una macchina in grado di lavarli senza danneggiarli. Fu così che, nel 1886, inventò la prima lavastoviglie meccanica, che ebbe un successo enorme dapprima tra le amiche, quindi da ristoranti e alberghi della zona. Nel 1893 la presentò alla fiera di Chicago, vincendo il primo premio e ottenendo quel successo globale che le permise di fondare quella società oggi conosciuta come KitchenAid.
Hedy Lamarr: tecnologia wireless
Pseudonimo di Hedwig Eva Maria Kiesler, nacque a Vienna nel 1914. Studiò ingegneria, ma divenne una famosa attrice e a 18 anni si trasferì a Hollywood per sfuggire al Nazismo. Desiderosa di contribuire alla lotta a questo regime, sviluppò un sistema di guida a distanza per siluri, ovvero un sistema di modulazione per la codifica di informazioni su frequenze radio verso un apparato che li riceveva nello stesso ordine con il quale erano state trasmesse. Sistema ignorato dalla marina militare durante la seconda guerra mondiale, fu alla base della tecnologia di trasmissione segnale a spettro espanso, usata nella telefonia e nelle reti wireless.
Sophie Wilson: l’architettura ARM
Nata a Leeds nel 1957, ha progettato l’Acorn System 1, il primo di una lunga serie di computer venduti dalla Acorn Computers Ltd, ed anche il suo linguaggio di programmazione, il BBC BASIC. Ha anche progettato il set di istruzioni dell’architettura ARM.
La ARM Holdings è tutt’ora operativa e ha recentemente stretto un sodalizio con Apple per fornire i processori dei nuovi MacBook.
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